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Semione Chiesa Santa Maria del Castello di Serravalle (Semione) L'edificio fu costruito prima del 1329, quando fu menzionato in un documento, ma fu modificato nel Cinquecento, quando assunse l'aspetto attuale. La tradizione locale, non confermata da documenti, afferma che in origine la chiesa era dedicata a San Martino. Chiesa Madonna di Navone (Semione) Suggestivo nella sua semplicità questo oratorio barocco, dedicato alla Natività di Maria. Sta sul monte Navone, in territorio di Semione, ed è stato costruito tra il 1676 e il 1680 sul posto di un’antica e preesistente cappella. Più tardivo il portico aggiunto agli inizi del XVIII secolo. L’ambiente interno è molto luminoso e riceve slancio dai pilastri ionici d’angolo, che portano verso la cupola con lanterna. L’altare è in muro e stucco e la pala, databile attorno al 1500 e dipinta sul muro della preesistente cappella, è un affresco in edicola, raffigurante il Crocefisso con l’Addolorata, san Giovanni Battista e la Madonna in trono col Bambino.
Di Giovan Battista Soldati il vasto affresco che occupa la cupola. Ispirandosi al passaggio «tutte le genti mi diranno beata», l’artista, nato a Neggio il 29 gennaio 1641, ha popolato di angeli e di santi il suo cielo per connotare di festosità la glorificazione della Vergine.
Cappella dei morti (Semione) Si trova sul sagrato della chiesa parrocchiale di Semione ed è un piccolo e basso edificio con doppia volta a botte. In facciata un affresco settecentesco con la Resurrezione dei morti. All'interno, interessanti affreschi quattrocenteschi, opera dei Seregnesi. Essi raffigurano una Crocifissione con i santi Giovanni Battista e Antonio abate, un Cristo con i simboli dei quattro Evangelisti, i Padri della Chiesa, Adorazione dei Magi e figure di Santi. Nella cappella a destra (posteriore) sulla parete nord un'iscrizione ricorda la buzza del 1513.
L'edificio è stato restaurato nel 1944. |
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Malvaglia Chiesa di San Martino di Tours (Malvaglia) Dell'antica chiesa del secolo XIII, dedicata a S. Martino, rimangono solo i frammenti delle pareti laterali, incorporati nell'attuale costruzione in seguito ad ampliamenti effettuati nei secoli XVI e XVII. Sul sagrato, nell'angolo nord-est, cappella di S. Apollinare con affreschi di carattere popolare in cui viene nominata, accanto alle due figure di vescovi, la "buzza" di Biasca "exitus laci majoris".
Sulla facciata a capanna sono distribuiti vari affreschi del XVI secolo sui quali domina la figura gigantesca di S. Cristoforo. Appoggiato alla facciata e il campanile romanico rimasto intatto che rivela, sulla base occidentale, tracce di un'altra figura di S. Cristoforo d'epoca romanica. Durante gli scavi archeologici effettuati tra il 1912 e il 1913, condotti da E. Berta, furono messe in luce le fondamenta di una chiesa a due absidi disuguali, i cui muri laterali coincidono con quelli della costruzione attuale. La chiesa presenta all'interno una sola navata con incorporato il campanile, due cappelle, un presbiterio poligonale e un battistero con a fianco una cantoria in legno dipinto a disegni floreali. Gli affreschi all'interno, sulla parete sinistra, che presentano sei scene della vita di Cristo, sono da attribuire ad Antonio da Tradate, molto attivo in val Blenio nel 1510. Sulla parete destra della navata Ultima cena e frammenti di affreschi del XVI e XVII secolo, probabilmente di scuola seregnese. Molti stucchi dorati ed affreschi a colori luminosi e cangianti ornano il coro sia sugli archi che nelle vele. Da un libro dell'archivio parrocchiale risultano opere di Bernardino Serodine di Ascona (1650). Le due cappelle della Passione a sinistra e della Madonna a destra sono decorate da stucchi e sono chiuse da cancellate in ferro battuto di artigianato locale (XVII secolo).
Oratorio di S. Antonio Abate Risalente al XV sec: costruzione a navata unica con coro poligonale sul cui fianco des. sorge il campanile neogotico. Cappella laterale aggiunta nel 1676.Importanti trasformazioni nel XIX sec. . Nella lunetta sopra il portale: affresco dell'Ecce Homo, XV-XVI sec., nascosto da un dipinto contemporaneo.Sulla volta a botte lunettata della navata è raffigurata l'Assunta, attr. a Tommaso Calgari, seconda metà del XIX sec.Cappella laterale delimitata da un cancello in ferro battuto, seconda metà XVIII sec. In controfacciata: confessionale, 1716, sormontato da una tela del Crocifisso, XVII sec.
Oratorio della natività della Madonna - Campaccio Aula con coro poligonale e piccolo campanile sul fianco sin., eretta prob. nella seconda metà del XVII sec.Vi si accede tramite un scala con portale voltato a crociera.Restauro recente. Sulla facciata principale: affresco raffigurante la Natività della Madonna. Navata con soffitto ligneo.Nel Coro: affreschi di Giovanni Battista Pogliatto, 1674-77, con l'Assunzione della Vergine, angeli musicanti e l'Adorazione dei Magi e dei pastori.Altare con ancona barocca in legno intagliato e pala della Natività della Vergine.
Oratori in Valle Malvaglia Nella localitâ di Madra, oratorio dedicato a San Giacomo il Maggiore (menzionato nel 1581); a Dandrio, oratorio dedicato a San Giovanni Battista (documentato nel 1581);ad Anzano, oratorio dedicato a San Bartolomeo (attestato nel 1581); a Chiavasco, oratorio dedicato a San Barnaba del XVI secolo; a Dagro, oratorio dedicato a San Vito,San Modesto, e Santa Crescenza, menzionato nel 1642 |
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Ludiano Chiesa di S. Secondo (Ludiano) Già menzionata nel 1293, la chiesa di san Secondo è un imponente edificio in stile barocco costruito nel XVIII secolo (1780), a cui si accede per una scalinata. Il campanile romanico è stato del tutto rinnovato. Sulla facciata in stile neoclassico e decorata da stucchi due nicchie con statue moderne di san Pietro e san Secondo. All'interno nell'unica navata pilastri in stile corinzio sostengono un cornicione sul quale poggia la volta a botte. Nelle cappelle e nel coro copiose decorazioni a stucco di ottima fattura; i dipinti furono eseguiti da Lorenzo Peretti di Buttogno (Val Vigezzo): nel coro scene della vita del patrono; nelle cappelle laterali Battesimo di Cristo e numerose figure di santi. L'altare maggiore è dell'Ottocento. Nella nicchia a destra dell'ingresso il gruppo ligneo con la Madonna risale al XVII secolo. Nel tesoro della chiesa, due croci processionali dei secoli XVI-XVII. www.restaurichiesaludiano.ch Chiesa di San Pietro (Ludiano) La chiesa di San Pietro a Motto di Dongio, menzionata nel 1424, è situata nel territorio di Ludiano appartenente alla parrocchia di Dongio. L'edificio primitivo, una piccola aula quadrata con abside semicircolare risalente alla fine del secolo VI, fu sostituito nel secolo XIII dall'attuale chiesa romanica orientata, pure conclusa da un'abside semicircolare ornata da un fregio dentellato continuo e divisa in tre riquadri con una finestrella ciascuno. Nell'angolo nord-ovest della cinta muraria sorge l'antico ossario affiancato da un portale in pietra. Restauro diretto da Mauro Buletti (nato nel 1940) e Paolo Fumagalli (nato nel 1941) tra il 1976 e il 1988, accompagnato da indagini archeologiche. Oratorio di S. Giacomo a Selvapiana (Ludiano) L'Oratorio [....] di san Giacomo (popolarmente Sa' Jàcum), è chiesa costruitta su vestigia di un primitivo oratorietto risalente almeno alla prima metà del cinquecento. Un secondo oratorio, i cui,lavori di costruzione hanno inizio nel 1699, viene inaugurato ne1 1705. E alquanto più ampio del precedente. Il coro è semiesagonale (con angoli smussati), secondo un disegno praticato comunemente in quel periodo (dal 1650 al primo settecento) e come è il caso delle chiese di Corzoneso, Prugiasco, Marolta, Torre, Dongio (la chiesa seppellita dalla frana del 1758), Olivone, Ludiano (la precedente chiesa). L'oratorio testé descritto prelude al terzo, l'attuale, risultato dal restauro del precedente. |
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